Cenni storici

Ultima modifica 4 dicembre 2023

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Valmorea deve il nome all'omonima valle, nella quale scorre l'attuale torrente Lanza, chiamato Morea fino al secolo scorso. Esso attualmente delimita il territorio comunale verso ovest. La denominazione Valmorea è stata scelta nel 1928, quando vennero unificati con regio decreto del 18 marzo i comuni di Casanova Lanza e di Caversaccio. Al 1° gennaio 1928 Caversaccio contava 628 abitanti mentre Casanova Lanza 798 per un totale di 1426. Oggi 80 anni dopo la popolazione di Valmorea è quasi raddoppiata: 2716 abitanti. Entrambi i centri abitati s'adagiano sul terrazzo di origine morenica che domina la valle da 400 metri sul livello del mare e raccorda le ultime cerchie collinari situate a ovest di Como con le colline di Varese e del Ceresio. Per questa posizione, la popolazione locale gravita sia su Como, sia su Varese, sia sulla vicina Svizzera.

Nella zona sono state fatte varie scoperte archeologiche, che testimoniano come l'origine del paesi della Valmorea sia antica. Nel 1936 a Caversaccio furono trovate due tombe a cassetto di beola con corredo di vasellame, risalenti al periodo di passaggio tra il dominio celtico e quello romano. Analogamente nel 1974 a Casanova, in località Dosso, andarono distrutte alcune tombe romane a tegoloni durante la costruzione di una casa. Nel novembre 852, secondo quanto attualmente noto, si ha per la prima volta un’espressa citazione di Caversaccio in un atto che tratta che tratta di una divisione dei beni tra Adelburga, vedova di Aldalgiso di Schianno, e Balderico di nazionalità alemanna. I beni in questione sono sparsi un po’ in tutti il contado del Seprio e alcuni proprio in località Caversazi (Caversaccio). De Casanova è invece il cognome di una famiglia comasca citata in vari documenti del Xlll secolo e il cui stemma compare in un codice quattrocentesco del museo di Como.

Il rendiconto di una decima introdotta da Bonifacio Viti nel 1295 ricorda un Johannes de Casanova, prevosto della chiesa plebana di S.Pietro In Uggiate ed un Lafrancus da Casanova, cappellano della chiesa di Casanova appunto, compresa nella pieve uggiatese. AI 1592 (Atti della visita pastorale del vescovo di Como, Feliciano Ninguarda) risalgono le prime notizie demografiche: a Caversaccio, risulta. vano "fuochi 16, anime 100 circa, a Casanova, risultavano "25 foghi” pari a 150 abitanti circa. Da un istruttoria sulla situazione della Pieve di Uggiate nel 1652 disposta dai dominatori spagnoli risultavano a Caversaccio 26 fuochi mentre a Casanova 19. Il numero dei fuochi è definito in base all’elenco dei capi famiglia.

Nel nuovo compartimento territoriale dello Stato di Milano (Editto 10 giugno 1757), pubblicato dopo la “Riforma al governo della città e contado di Como” (Editto 19 giugno 1756), i comuni di Casanova e Caversaccio vennero inseriti, con le comunità della pieve di Uggiate, nel Territorio civile della città di Como. Nel 1771 il comune di Casanova contava 204 abitanti quello di Caversaccio 279 (Statistica delle anime 1771). Con la successiva suddivisione della Lombardia austriaca in province (Editto 26 settembre 1786), i comuni di Casanova e Caversaccio vennero confermati facenti parte della pieve di Uggiate ed inserito nella Provincia di Como. In forza del nuovo compartimento territoriale per l’anno 1791, la pieve di Uggiate, di cui facevano parte i comuni di Casanova e Caversaccio , venne inclusa nel I distretto censuario della provincia di Como (Compartimento 1791).

A seguito della suddivisione del territorio in dipartimenti, prevista dalla costituzione della Repubblica Cisalpina dell'8 luglio 1797 (Costituzione 20 messidoro anno V), con legge del 27 marzo 1798 i comuni di Casanova e Caversaccio venne ro inseriti nel Dipartimento del Lario, Distretto di Uggiate (Legge 7 germinale anno VI). Con successiva legge del 26 settembre 1798 il comune vennero trasportati nel Dipartimento dell’Olona, Distretto XXI di Olgiate Comasco (Legge 5 vendemmiale anno VII). Nel gennaio del 1799 Casanova contava 215 abitanti e Caversaccio 341 (Legge 20 nevosoanno VII). Secondo quanto disposto dalla legge 13 maggio 1801, i comuni, inseriti nel Distretto primo di Como, tornarono a far parte del ricostituito Dipartimento del Lario (Legge 23 fiorile anno IX).

Con la riorganizzazione del dipartimento, avviata a seguito della legge di riordino delle autorità amministrative (Legge 24 luglio 1802) e resa definitivamente esecutiva durante il Regno d’Italia, Casanova e Caversaccio vennero in un primo tempo inseriti nel Distretto I ex comasco di Como (Quadro dei distretti 1802), classificati comune di III classe (Elenco dei comuni 1803), e successivamente collocati nel Distretto I di Como, Cantone I di Como. Il comune di Casanova nel 1805 contava 223 abitanti quello di Caversaccio 327(Decreto 8 giugno 1805). Il successivo intervento di concentrazione disposto per i comuni di II e III classe (Decreto 14 luglio 1807), determinò l’aggregazione di Casanova e Caversaccio al comune di Cagno, nel Cantone II di Como. Prima della aggregazione Casanova contava 210 abitanti mentre Caversaccio 275 (Decreto 4 novembre 1809).

Tale aggregazione venne confermata con la successiva compartimentazione del 1812 (Decreto 30 luglio 1812). In base alla nuova compartimentazione territoriale del Regno Lombardo - veneto (Notificazione 12 febbraio 1816), i ricostituiti comuni di Casanova e Caversaccio vennero inseriti nella Provincia di Como, Distretto I di Como. I comuni, dotati di convocati, furono confermati nel Distretto I di Como in forza del successivo compartimento delle province lombarde (Notificazione 1 luglio 1844). Col compartimento territoriale della Lombardia (Notificazione 23 giugno 1853), i comuni di Casanova e Caversaccio vennero inseriti nella Provincia di Como, Distretto II di Como. La popolazione di Casanova era costituita da 319 abitanti quella di Caversaccio da 447.


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